mercoledì 29 luglio 2009

Cueto Alonso, L'ora azzurra



DISPONIBILE DA SETTEMBRE

Cueto Alonso, L'ora azzurra

Anno 2006

pp. 284

Euro 14,00/ Prezzo scontato 5,00 Euro


Adrián Ormache è un ricco avvocato che vive nel quartiere più elegante di Lima. Ha un buono stipendio, un lavoro stabile che gli piace e una famiglia meravigliosa. Sotto la protezione materna, anche la sua infanzia è trascorsa senza problemi. Ha conosciuto il padre soltanto sporadicamente e delle sue imprese come ufficiale della marina ha sentito solo parlare. Dopo la morte della madre, scopre però che suo padre ha diretto la caserma di Ayacucho durante la guerra contro Sendero Luminoso. Dai suoi ex ufficiali, viene a sapere inoltre che faceva torturare, violentare e giustiziare i prigionieri. In un caso però aveva risparmiato la vita a una ragazza, fuggita poi dalla caserma. Adrian decide di cercare questa misteriosa donna e la sua ossessione aumenta quando riesce ad avere alcune sue fotografie. Ambientato negli anni novanta in Perù, questo romanzo è un'esplorazione del proibito ma anche una scoperta dell'eroismo anonimo dei dimenticati.



RECENSIONE de L'Indice

Adrián Ormache è un noto avvocato della Lima fra vecchio e nuovo millennio. Un uomo elegante e affidabile, con una moglie attenta quanto sensibile e due giovani figlie che non potrebbero promettere meglio. Un professionista stimato, a capo di uno studio a cui fanno ricorso importanti clienti. Al principio dell'azione, i suoi genitori – da tempo separati – sono morti: il padre dall'altro ieri e la madre da ieri. Ed è proprio la perdita più recente a metterlo dinanzi all'evento destinato a travolgerlo. Perché, passando in rassegna le carte della defunta, Adrián Ormache apprende che, da anni, questa subiva un ricatto e pagava mensilmente una somma di denaro. Il tutto per evitare che fosse divulgato un certo comportamento dell'ex marito e che, di riflesso, il buon nome del figlio venisse infangato. Militare dell'esercito peruviano, infatti, il padre, chiamato durante gli anni ottanta a combattere i terroristi di Sendero luminoso nella zona andina, si è reso responsabile di sanguinosi abusi. Alle atrocità ha risposto con atrocità, torturando, stuprando e ammazzando. Una giovane india, però, invece di cederla ai suoi sottoposti per poi sopprimerla, si è rifiutato di spartirla e l'ha tenuta a lungo sequestrata nel suo alloggio. Cos'è accaduto di preciso fra il padre e la sua prigioniera, in quella caserma sulle Ande? A tanti anni di distanza, è questa donna la responsabile del ricatto? E, se è lei, come ha fatto a fuggire e a sopravvivere in quei luoghi messi a ferro e fuoco dai terroristi come dai militari? Inoltre, è vera la voce che prende forma dopo le prime ricerche, secondo cui la donna sarebbe rimasta incinta e avrebbe dato alla luce un figlio?
L'ora azzurra è il primo romanzo del peruviano Alonso Cueto a essere tradotto in italiano. Ma, in lingua originale, è preceduto da diverse raccolte di racconti e da altri tre o quattro romanzi. In quest'ultimo, non è per la prima volta che si fa ricorso a modi del narrare tipici dell'indagine poliziesca. Anche in casi precedenti, Cueto ha elaborato vicende di individui che si fanno detective e si adoperano nel far luce su fatti oscuri in cui si ritrovano coinvolti. Ogni volta, però, l'indagine non si esaurisce portando luce su un delitto e ristabilendo l'ordine infranto. Con L'ora azzurra, in particolare, la vicenda del protagonista che ricerca è quella del progressivo venire a contatto con una pagina del recente passato peruviano. Ci sono le ricerche condotte nelle periferie desolate di Lima e c'è la ricognizione sull'altopiano dov'è divampata la lotta contro Sendero luminoso. Ci sono i contatti con le famiglie sempre in attesa di desaparecidos che non faranno più ritorno. A testimonianza, fra l'altro, che quello degli scomparsi è un fenomeno su cui non sono solo l'Argentina e il Cile a dover piangere. È così che l'indagine del protagonista assume – sì – i toni di una narrazione incalzante a cui è difficile sottrarsi, quasi che fosse il caso di un thriller ben congegnato. Ma, soprattutto, coincide con una progressiva presa di coscienza che non si limita all'esperienza individuale. Con quella di Adrián Ormache è la storia di tutta una parte del Perù – il Perù bianco più razzista, arroccato tra i suoi privilegi – che si ritrova messo di fronte alla sua maggioranza dolente e succube. Il confronto, però, non si risolve in una contrapposizione di stampo epico – da una parte i ricchi cattivi e dall'altra i poveri buoni – o in un'idealizzazione di quanti hanno avuto di meno. E tale visione sfumata della realtà peruviana è un pregio non fra i meno importanti fra quelli che caratterizzano L'ora azzurra.
"Un romanzo straordinario che descrive con lucidità e fantasia le conseguenze di dieci anni di guerra civile e terrorismo". Riportato in copertina dell'edizione italiana, il giudizio è di Mario Vargas Llosa. Né, rispetto a tale giudizio, sembra possibile dissentire. Del resto, non ci sono dubbi: questo di Cueto è un titolo che ricorda i migliori fra quelli pubblicati dal connazionale Vargas Llosa. Ma il rapporto fra l'uno e l'altro narratore non è quello di un debito pagato dal più giovane al più anziano. In L'ora azzurra sobrietà di scrittura e approfondirsi dello scavo psicologico danno forma a una cifra personale che, se porta avanti una certa linea narrativa, nel contempo segna una nuova fase. In merito, è comunque opportuno ricordare che Cueto ha anche pubblicato nel 2003 un libro-intervista il cui titolo la dice lunga: Mario Vargas Llosa. La vida en movimiento. Infine, efficace la traduzione italiana di Fiammetta Biancatelli, che sa rendere bene la compostezza della stile, ma – purtroppo – pessima la veste grafica. Difficile che chi entri in libreria si senta invogliato a prendere in mano e sfogliare un volume con una copertina così tetra, da manuale militare. Alonso Cueto e la sua Ora azzurra meritavano di essere serviti un po' meglio.
Angelo Morino



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